Per un’azienda protestata, iscritta al Crif, è quasi impossibile richiedere l’apertura di un nuovo conto corrente bancario con i metodi tradizionali. Le carte prepagate con IBAN per protestati rappresentano oggi una soluzione legale, flessibile e sicura per non rinunciare ai benefit di un conto classico. Cerchiamo di capire come richiederle e quali vantaggi apportano.
Cosa sono le carte prepagate con IBAN per protestati
Nell’ultimo biennio, complici l’instabilità e l’incertezza del periodo, il numero delle aziende protestate è aumentato vertiginosamente. Il mancato assolvimento di un impegno economico nei confronti di un creditore, comporta l’attivazione di un procedimento la cui conseguenza è l’iscrizione nel Registro Informatico dei Protesti della Camera di Commercio del territorio di riferimento.
La situazione, già di per sé difficile, dà il via ad una serie di problematiche con gli Istituti di Credito, rendendo quasi impossibile l’apertura di un nuovo conto bancario, utile per avviare la ripartenza del business. Aprire un conto base presso l’Ufficio Postale più vicino, può rappresentare un’alternativa ma valida solo in parte. Le operazioni possibili sono ridotte al minimo: non vengono, infatti, rilasciati blocchetti degli assegni, eventuali carte di credito e nemmeno un fido.
Va da sé che, per richiedere l’apertura di un nuovo conto corrente bancario è necessario pagare tutti i debiti e provvedere alla cancellazione del protesto. La procedura richiede del tempo ma porterà alla riabilitazione dell’azienda.
Nel frattempo, l’imprenditore può usufruire di tutti i vantaggi delle carte prepagate con IBAN per protestati. Note anche come “carte evolute”, sono associate ad un codice numerico che consente delle operazioni base, senza elevati costi di gestione e/o di commissione. Mancando un vero legame con un conto corrente, l’azienda protestata non viene sottoposta a controlli sul passato creditizio e quindi può operare in totale serenità, ricevere e inviare somme di denaro in maniera semplice e veloce.
Quali vantaggi offrono le carte prepagate con IBAN per protestati?
Attualmente le carte prepagate con IBAN sono molto richieste tra quelle aziende che, a causa di un protesto, non riescono ad aprire un conto corrente in un’altra banca. In effetti gli Istituti di Credito tendono a proteggere i propri interessi, tutelando il denaro dei correntisti. Dare fiducia ad un’impresa con un passato creditizio non molto trasparente, con un’iscrizione al Crif, senza dubbio rappresenta un grosso rischio ed è più facile bocciare la richiesta di apertura di un nuovo conto.
Le carte evolute offrono in qualche modo un input, una base di partenza per risollevare l’attività imprenditoriale. Il codice IBAN consente trasferimenti di denaro, effettuando pagamenti tramite bonifico e permettendo la ricezione nelle medesime modalità. Con la carta prepagata è possibile fare acquisti tranquillamente in negozio oppure online. Valida alternativa, seppur temporanea al conto corrente bancario, ha un plafond caricabile più elevato rispetto ad una comune prepagata, permettendo in questo modo di avere un limite di spesa maggiore. Può essere gestita direttamente dallo smartphone, dal tablet oppure dal computer, senza dover sostenere ingenti spese di rendicontazione.
Trattandosi di carte ricaricabili, i casi di frode o di furto sono nettamente inferiori rispetto alle classiche carte di credito e di un conto corrente. Sono dotate di microchip che evita il rischio di possibili clonazioni.
Tuttavia, si segnala che una carta di questo tipo non consente di possedere un libretto di assegni, un’operazione riservata solo ad un conto corrente vero e proprio.
Quali opzioni ci sono?
Un’azienda protestata può attivare quindi temporaneamente una carta con IBAN, scegliendo tra:
– N26. È una carta conto con zero spese di attivazione e nessun canone annuo. Può essere richiesta da chi ha avuto un passato finanziario difficile, dalle aziende protestate e dalle imprese che hanno dovuto dichiarare fallimento. Consente di ricevere ed effettuare bonifici in totale tranquillità, provvedere al pagamento delle rate dei prestiti o delle utenze in totale sicurezza. Può essere facilmente gestita mediante App dallo smartphone.
– Revolut. Vera e propria rivoluzione, si attiva in appena due minuti online, non ha costi di emissione o di gestione. Consente di ricevere ed effettuare bonifici senza spese, prelevare denaro in maniera gratuita presso tutti gli ATM d’Europa, comprare e vendere criptovalute, acquistare online e nei negozi fisici in tranquillità. Attualmente è tra le migliori carte prepagate con IBAN per la sua semplicità di utilizzo e per la flessibilità.
– ViaBuy. È una carta evoluta molto particolare e personalizzabile che offre numerosi vantaggi a fronte di un costo di emissione e di un canone annuo. Garantisce più opzioni di ricarica, non effettua controlli sulla situazione finanziaria, né sul reddito dimostrabile. I pagamenti in euro sono tutti gratuiti.
– PostePay Evolution di Poste Italiane. Versione più evoluta della classica PostePay, permette di effettuare pagamenti in oltre 30 milioni di negozi nel mondo, anche usando il contactless, prelevare denaro presso gli ATM, chiedere un prestito personale da 750 fino a 20.000 euro, consultare il saldo o fare altre operazioni semplicemente accedendo al sito o dall’App dedicata. Per richiedere la carta è sufficiente recarsi presso un qualsiasi Ufficio Postale.
– Westein Card. Rilasciata da Prepaid Financial Services Limited, un’azienda londinese regolamentata dalla Financial Conduct Authority (o FCA), non prevede alcun controllo creditizio. La richiesta è completamente gratuita e va effettuata dal sito ufficiale. Consente di ricevere e inviare denaro mediante bonifico, fare acquisti online e nei negozi fisici, controllare i movimenti dal sito oppure tramite l’applicazione scaricabile gratuitamente su Android o iOS. È sicura e affidabile grazie alla tecnologia Mastercard 3D Secure e alla protezione 2048-bit SSL RSA con crittografia SSL RSA e Livello di sicurezza A+.
Per concludere
Sul web è possibile trovare tantissime carte evolute per protestati con opzioni molto flessibili e allettanti. Tuttavia, si tratta sempre di una soluzione temporanea, che presenta dei limiti anche importanti per una grande azienda. Come muoversi quindi? Semplice: è sufficiente trovare un accordo con il creditore, saldando tutti i debiti e richiedere la cancellazione dal Crif il prima possibile per poter essere nuovamente riabilitati. In questo modo, non esisteranno più ostacoli per l’apertura di un nuovo conto corrente anche presso un’altra banca e sarà possibile accedere così a finanziamenti, libretti degli assegni e prestiti.